Grande sperimentatore ossessionato dalla vita, dall'amore, dal tempo e dalla memoria. Il suo cinema è spettacolare e originale, e notiamo, infatti, queste caratteristiche nella sua notissima opera "Hiroshima Mon Amour", dove il cineasta mostra ciò che egli stesso ha sempre sostenuto e cioè che il cinema è l'arte di giocare con il tempo. Proprio da questo concetto nasce "L'anno scorso a Marienbad" dove il regista gioca con gli incastri temporali e crea così un'opera ipnotica con molteplici significati. Molti altri sarebbero i film da citare per le peculiarità tecniche e le idee particolari che ne erano la base, come per esempio Muriel, il tempo di un ritorno, La guerra è finita, Je t'aime, je t'aime, Stavisky il grande truffatore, Providence, Mio zio d'America, La vita è un romanzo e altri ancora.
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