lunedì 27 dicembre 2010

L'appello dei 100 autori per la liberazione del regista Jafar Panahi - Il link alla petizione


Noi registi e sceneggiatori di 100autori esprimiamo il nostro profondo sconcerto e dolore per ciò che sta accadendo al cineasta iraniano Jafar Panahi, condannato a sei anni di carcere e a vent’anni di interdizione dal cinema del suo paese (non potendo né dirigere né scrivere) per reati di opinione, peraltro senza poter avere contatti con la stampa.
La libertà di opinione, e con essa quella di espressione, è base fondamentale per qualsiasi uomo. L’Italia, che ha vissuto la terribile parabola del fascismo, sa bene cosa significhi non permettere a un autore di esprimere liberamente le proprie idee e, dunque, chiediamo che il governo del nostro paese chieda alle autorità politico-istituzionali iraniane di liberare subito Jafar Panahi.
Sarà naturalmente anche nostro compito tenere alta l’attenzione sul caso Panahi, che ci lascia increduli e al tempo ci obbliga a restare vigili. Non permetteremo che questa palese ingiustizia ai danni di un nostro collega, finisca sotto silenzio, tanto più nella consapevolezza che altri cineasti, anche più giovani e meno noti, da tempo subiscono, in Iran come in altri paesi, altrettanta violenza (Mohammad Rasoulof tra questi).
Invitiamo, dunque, tutti, gente di cinema e semplici cittadini, a firmare la petizione che la Cinémathèque française ha organizzato online per chiedere la liberazione di Jafar Panahi, sicuri che in tanti riusciremo a ottenere che il nostro collega sia nuovamente un cittadino libero, come uomo e come cineasta.

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